UNA PENSIONE PER ANGELI CUSTODI

La signora Laura Solza fa un mestiere molto particolare: gestisce una pensione per Angeli Custodi.

Quando Dio creò il mondo, si rese conto di aver messo nell’uomo un cervello troppo grande rispetto al cuore e, nel tentativo di armonizzare quello squilibrio, affiancò a ogni essere umano un Angelo Custode.

Cioè una creatura fiduciosa, devota e capace di provare un Amore profondo e disinteressato.

Gli Angeli Custodi, però, sono fatti di energia luminosa e impalpabile, e gli uomini, abituati a pensare più che ad amare (per via di quel loro cervello ingombrante), non riuscivano a percepirli.

I poveri Angeli inondavano i loro protetti con intense vibrazioni amorevoli e nutrienti, ma il cuore degli uomini, sommerso dalle esigenze della mente, non era capace di riconoscerne la presenza.

Assecondare il desiderio dell’Onnipotente e proteggere gli esseri umani dalla materialità che ipnotizza il loro cervello, agli Angeli sembrava un’impresa disperata.

Così, decisero di indossare una pelliccia (di pelo o di piume) che permettesse agli occhi e alle mani dell’uomo di riconoscerli e carezzarli, e si munirono di un’antenna basculante (chiamata in gergo: coda) che con le sue oscillazioni vibranti consentiva di distinguere visivamente la gioia e la frequenza dell’Amore.

In virtù di quelle nuove sembianze, gli Angeli riuscirono ad affiancare la specie intelligente che preoccupava l’Eterno e, armati di coraggio, di pazienza e di umiltà, portavano avanti il compito di far crescere il volume del cuore umano fino a renderlo armonico con il cervello.

Gli esseri umani adesso potevano distinguerli e tra di loro presero a chiamarli Anima-li, perché quando erano lì: l’Anima li riconosceva e la mente si calmava.

Ogni animale selezionò un compito specifico per ricordare all’uomo l’immensità e la poliedricità dell’Amore.

I mammiferi scelsero la dedizione della maternità, gli uccelli la sconfinata vastità dello spirito, i pesci la profondità del mondo interiore… e così via.

Gli Anima-li che decisero di vivere nelle case degli uomini per essere sempre al loro fianco, furono chiamati: cani.

Quando i cani, non riuscivano a portare avanti con successo l’addestramento umano all’Amore che avevano promesso all’Altissimo, finivano spesso per essere rinchiusi in grandi campi di concentramento detti: canili, dove aspettavano di ritornare dal Padre Eterno per rendicontargli la loro esperienza affianco agli uomini e ricevere da lui nuove missioni di insegnamento.

La sig.ra Laura Solza aveva fatto la maestra per tutta la vita e, guardando a lungo i bambini negli occhi, aveva imparato a riconoscere i segni dell’Amore nello sguardo di chiunque le capitasse davanti.

I bambini, infatti, hanno il cervello e il cuore delle giuste proporzioni e sanno riconoscere l’Anima spontaneamente.

Per questo amano gli animali.

Crescendo, però, il loro intelletto finisce spesso per sovrastare il cuore, facendo nascere l’indifferenza, l’odio, e le guerre che stanno distruggendo il pianeta.

Quando andò in pensione, la sig.ra Laura Solza, cominciò ad avere dei fenomeni strani: guardava i cani e vedeva delle Anime luminose e bellissime, creature con lo sguardo innocente, proprio come quello dei bambini, ma con il cuore grande, pronte a morire pur di stare accanto agli uomini e proteggerli da quella malattia, chiamata ragione, che sta annientando l’umanità.

La sig.ra Laura Solza, aveva avuto tanti cani al suo fianco e ognuno di loro le aveva insegnato a muoversi con disinvoltura lungo le strade dell’Amore.

Perciò, quando andò al canile, non vide un campo di concentramento ma una stazione ferroviaria popolata di Anime splendenti in attesa del treno che finalmente le avrebbe riportate nella loro casa originaria, che era anche la dimora di Dio.

Ognuno di loro aveva svolto la propria missione affianco agli uomini, prestando il proprio cuore e regalando la propria vita per trasformare in Amore anche il peggiore degli egoismi o la più violenta delle crudeltà.

La sig.ra Laura Solza osservava commossa le pellicce arruffate dei valorosi messaggeri del Creatore, e decifrava il linguaggio profondo delle loro codine basculanti.

Il suo cuore conosceva d’istinto la fatica e il dolore che gli Angeli avevano dovuto sopportare per svolgere il delicato incarico che il Padre Eterno aveva affidato loro.

Sapeva che Dio stesso ha sempre un cane accucciato al suo fianco, pronto ad aiutarlo a migliorare il mondo e a perdonarlo per gli errori commessi durante la creazione, uno Spirito Santo colmo di comprensione, capace di dare forma al pensiero e consistenza all’Amore.

É a lui che la sig.ra Laura Solza rivolse in silenzio una preghiera, perché la Vita onorasse il valore, il coraggio e la bellezza interiore di quelle codine sempre sintonizzate con l’Infinito.

Lo Spirito Santo riconobbe in lei lo stesso cuore puro dei cani e dei bambini e, con la sua voce fonda e senza suono, le parlò dal silenzio.

“Cara Laura,”

Sussurrò nell’idioma privo di parole che conoscono solo le Anime elette.

“i miei Angeli stanno portando a termine una missione volta a salvare il cuore dei tuoi simili, ma tanti di loro sono stanchi e, per tornare nella casa di Dio, hanno bisogno di ricevere un gesto d’amore da chi appartiene a una razza così tanto malata da non sapere nemmeno amare se stessa. La tua Anima splende nel buio, come quella dei cani e dei bambini, e il tuo cuore ha le proporzioni giuste per parlare il linguaggio dell’Altissimo. Te la senti di accompagnarli uno per volta fino alla soglia dell’Infinito? Vorrei che, tornando a casa, potessero mettere in valigia almeno un pezzetto di amore umano degno di questo nome.”

La sig.ra Laura Solza restò in silenzio e si sentì confusa.

Il volere dello Spirito Santo era così intenso e profondo da risultare incomprensibile per la limitata ragione umana.

Ma il suo cuore esultò e, a uno a uno, accolse nella sua casa quegli Angeli Custodi che, con la valigia aperta quanto il loro cuore, attendevano pazienti un frammento di Amore da portare con sé nell’Infinito.

La pensione per Angeli Custodi ha un posto soltanto.

Perché gli Angeli scelgono un solo essere umano alla volta e vi si dedicano, Anima e cuore, per tutta la durata della loro vita.

Da allora, gli Angeli si avvicendano nella pensione della sig.ra Solza.

Si chiamano: Rambo, Odilia, Minny… hanno nomi diversi.

Ognuno le offre un insegnamento prezioso e porta con sé un pezzetto d’Amore.

Mentre li aiuta a salire sul treno, la sig.ra Laura Solza dona loro un frammento del suo cuore e ogni volta la sua Anima diventa più grande, più forte e più lucente.

Così bella che adesso le Anime Sensibili la riconoscono subito come un faro nel buio… e, anche se lei ancora non lo sa, sta aprendo una scuola per esseri umani capaci di vedere gli Angeli Custodi.

La scuola si chiama IL PELO SUL CUORE e insegna l’Amore a chi ancora non osa permetterselo del tutto.

La sig.ra Laura Solza ha lasciato da tempo l’insegnamento nella scuola dell’obbligo e ora insegna alla scuola della Vita, dove una schiera di Angeli Custodi l’accompagna ovunque vada, agitando ininterrottamente le antenne della gioia sintonizzate con l’Eternità.

Carla Sale Musio

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