Le personalità creative: DEVONO SELEZIONARE IL CLIMA EMOTIVO

Chi possiede una personalità creativa è un ascoltatore sensibile, capace d’immedesimarsi nei vissuti degli altri e di capirne le ragioni e le motivazioni.

Tuttavia, per queste persone è preferibile selezionare i contenuti in cui s’immergono in modo da evitare a se stessi inutili sofferenze.

Infatti, proprio perché la loro empatia è molto sviluppata, il clima emotivo li assorbe completamente.

Per questi caratteri, sempre partecipi e attenti al presente, non fa differenza che si tratti di un film o di una realtà drammatica.

La psiche vive le emozioni con la stessa profonda intensità.

E ne può portare le tracce… a lungo.

Sono persone che si commuovono e soffrono anche davanti a un contenuto inventato o a qualcosa che non potrà mai riguardarli personalmente e, per non traumatizzare inutilmente il loro sofisticato strumento di conoscenza emotiva, è meglio valutare l’opportunità di assistere a film, spettacoli o racconti drammatici.

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UN FILM DI GUERRA

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Giorgio è andato a vedere un film con gli amici.

All’uscita dal cinema si sente come svuotato.

L’entusiasmo che aveva prima di entrare è scomparso e ha voglia unicamente di starsene solo.

Vorrebbe tornare a casa ma il gruppetto decide per una pizza.

Giorgio non se la sente di fare l’orso andandosene via e, con poca convinzione, accetta l’idea della pizza.

Al ristorante il malumore non gli passa.

Nemmeno quando si arriva al dolce.

Se la prende con se stesso per aver accettato l’invito.

E se la prende con gli amici che, per tirarlo su, lo coinvolgono in dialoghi e scherzi a cui non ha voglia di partecipare.

Incolpa il tempo e il compito d’inglese, però, in cuor suo, sa bene che non è così.

E circa un mese dopo, si presenta sconfortato nel mio studio per avere un aiuto.

“Sono troppo sensibile.”

Afferma, arrabbiandosi con se stesso.

“Forse dovrei prendere dei farmaci! Nessuno dei miei amici ha le mie reazioni guardando un film. È tutto finto, io lo so benissimo! Eppure non riesco a togliermi quelle scene dalla testa. Mi tornano in mente in continuazione, persino mentre dormo!”

Giorgio ha diciassette anni.

Per lui è molto importante poter andare al cinema con gli amici.

Tuttavia, la sua personalità creativa lo costringe a selezionare i film da vedere.

Quello che ha visto poco tempo fa è un film di guerra in cui ci sono delle scene di tortura.

È un film per tutti e le scene drammatiche non sono state troppo esplicite.

Però, agli occhi di Giorgio, sono apparse talmente reali da lasciarlo scosso per diversi giorni.

La sua capacità empatica lo porta a sentire dentro di se il dolore degli altri.

Come se fosse il suo.

Le scene di tortura sono realmente avvenute nel suo mondo interiore.

Per lui è stato come assistere a delle torture reali.

E la considerazione che tanto è una finzione cinematografica non alleggerisce nemmeno un po’ la sua sofferenza.

Per questo suo modo di essere, Giorgio dovrà stare sempre attento a quello che sceglie di guardare.

La personalità creativa lo rende altruista e adatto a tutte le professioni sociali, ma dovrà avere cura di non sottoporre se stesso a torture inutili.

Non significa che non potrà andare al cinema.

Vuol dire che dovrà tenere presente che il suo coinvolgimento e la sua partecipazione emotiva sono superiori alla media.

Chi ha la pelle chiara non pretende di esporsi al sole senza protezione solare, come se avesse la pelle scura.

Allo stesso modo chi ha una personalità creativa deve usare degli accorgimenti quando si espone ai contenuti emotivi.

Tutto qui.

Carla Sale Musio

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