C’è un trauma invisibile capace di spegnere l’entusiasmo.
È un senso di insoddisfazione che si agita dentro… per spingerci a compiere scelte diverse.
Superarlo, infatti, significa cambiare il nostro stile di vita.
E sì, lo so, questo non è facile.
(Quello che un tempo si chiamava sesto senso e oggi è stato talmente sminuito da risultare, quasi, inesistente)
Per questo affrontano le proprie paure e si aprono al bisogno di cambiare.
L’ istinto segnala loro la necessità di sperimentare soluzioni migliori per vivere.
Soprattutto se si tratta di impegni di lavoro.
Nel mondo occidentale, infatti, è il lavoro a permetterci di sopravvivere.
Ma, se da un lato questo garantisce l’autonomia economica dall’altro imprigiona la libertà, rendendoci schiavi.
Corriamo tutto il giorno senza tregua, dormiamo poco, mangiamo male e ci sentiamo soli.
Però, si sa, la vita è così.
E non troviamo mai il tempo per cambiarla.
In questo modo ci siamo condannati a un’esistenza fatta di fretta, sofferenza, farmaci e malattie.
Sono uomini e donne che non fanno scalpore, perché vivono in armonia con la propria verità ignorando i dettami dell’economia.
È gente convinta che la natura sia una medicina potentissima.
E per questo si impegna a viverla e proteggerla in prima persona.
Sono desideri e aspirazioni che progressivamente si fanno largo nella psiche superando la barriera delle incombenze quotidiane (quel correre senza sosta per garantirsi una realizzazione sempre più difficile e tesa al raggiungimento di cose spesso inutili).
Ecco perché per sentirci davvero bene abbiamo bisogno di vivere in mezzo alla natura.
O almeno di passarci del tempo.
Ma come fare?
Ci hanno convinto che nella vita sia indispensabile avere uno stipendio col quale pagare le tante necessità proposte dal mercato.
Eppure…
Nessun animale ha bisogno di uno stipendio per vivere.
Questo dovrebbe farci riflettere.
Convinti di essere la specie più intelligente del pianeta vendiamo il nostro tempo al miglior offerente e, giorno dopo giorno, corriamo appresso a compiti che nella maggior parte dei casi non ci rispecchiano.
Dimenticando i nostri sogni, la felicità e la salute.
Questo non vuol dire smettere di lavorare per nutrirsi di bacche in mezzo a un bosco (se pure possa essere una scelta etica).
Vuol dire compiere un passo importantissimo per il benessere e la salute mentale.
La strada che conduce a un mondo sano è fatta di scelte che rispettano la vita.
Quella di tutti.
E non solo la nostra.
L’unica vera forma di libertà.
Carla Sale Musio
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