La libertà e la conoscenza di sé sono due modi di essere profondamente connessi.
Entrambi si fondano sull’autonomia.
Entrambi sono indispensabili per la salute.
La vita è un percorso di crescita personale in cui imparare a conoscere se stessi conduce a muoversi nel mondo con saggezza e maestria.
Durante questo percorso gli eventi rispecchiano il nostro modo di essere profondo, costringendoci a portare l’attenzione sulla poliedricità (che caratterizza i vissuti interiori) fatta di bene e male, buono e cattivo, giusto e sbagliato.
Poliedricità che è necessario armonizzare per creare la pace.
Come dentro così fuori
Ci ricorda Ermete Trismegisto, padre dell’ermetismo.
E questo è vero per tutti:
Oggi chi ci governa ci tratta come mucche da mungere, incurante dei nostri bisogni e del nostro benessere.
Questo scenario appare sempre più evidente ma… dobbiamo intenderlo come una conquista.
Stanno cadendo i veli, vengono a galla tutte le malefatte dei potenti e la verità ci spinge a costruire una democrazia VERA.
Tuttavia, una democrazia VERA prende forma dapprima dentro di noi (dall’ascolto delle parti in conflitto e dalla loro armonizzazione).
E più ci adoperiamo per scoprire la nostra autenticità (fatta di bene e male, giusto e sbagliato, buono e cattivo) più raggiungiamo la libertà.
Non si può essere liberi quando non si conosce ciò che anima la vita interiore.
La libertà è la capacità di pensare con la propria testa e decidere ciò che è necessario fare o non fare.
Questo presuppone l’ascolto di tutte le voci che popolano il mondo interno.
Non può esserci libertà finché dentro di noi vige la dittatura.
Infatti, la dittatura di alcune parti a discapito di altre parti si riflette negli avvenimenti come in uno specchio.
Come dentro così fuori
Ce lo insegna Ermete Trismegisto.
E conviene impararlo al più presto se non vogliamo subire ulteriori persecuzioni.
Per sconfiggere la prepotenza bisogna eliminarla dai vissuti interiori.
La corruzione e l’ingiustizia sono sotto gli occhi di tutti e tutti siamo chiamati a prendere una posizione.
Soprattutto in merito alla nostra corruzione interiore e alla nostra ingiustizia interiore.
L’inconscio, infatti, trasferisce le nostre regole in ogni settore della vita.
Così, quando interiormente legittimiamo la dittatura inevitabilmente (e inconsciamente) la manifestiamo anche fuori.
Ecco un esempio.
Se non ascolto il mio bisogno di riposare, obbligandomi a lavorare troppo per guadagnare di più, sto coltivando la tirannia dentro di me e, presto o tardi, il mio atteggiamento si rifletterà nel mondo esterno (a prescindere da tutte le buone ragioni che mi hanno spinto a sacrificare il riposo sull’altare del lavoro).
Se voglio la democrazia devo realizzarla interiormente, ascoltando le parti di me che hanno bisogno di riposarsi insieme a quelle che preferiscono lavorare, fino a trovare una soluzione equilibrata e accettabile per tutte.
Non è eliminando il male che potremo liberacene, ma curandolo.
L’unica via per vivere in pace è costruire la pace dentro di sé.
Non lo insegnano a scuola.
Non lo dicono i telegiornali.
Non lo raccontano le pubblicità.
E meno che mai lo rivelano i dittatori (che usano la nostra ignoranza psicologica per manipolarci e sottometterci).
La cura è un percorso individuale che ognuno deve compiere da sé.
Ascoltandosi profondamente e con sincerità.
Curare la nostra anima la fa risplendere.
E illumina la strada verso un mondo sano.
Un mondo senza vincitori e vinti, buoni o cattivi, giusti o sbagliati.
Fatto di responsabilità, di condivisione e di attenzione.
L’uno per l’altro.
Carla Sale Musio
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