È difficile da ammettere ma lavorare è un comportamento del tutto innaturale.
In natura, infatti, nessuno lavora per vivere.
Al contrario, vivere è l’unico lavoro da svolgere.
La scelta di offrire i propri servizi in cambio di una retribuzione che garantisca la sopravvivenza è una forma di relazione sconosciuta a ogni altra specie.
Far dipendere la propria esistenza dalle prestazioni offerte ad un altro deforma l’ascolto di sé in funzione del guadagno.
Il rapporto di lavoro non si basa sui presupposti naturali che spingono gli altri animali a esprimere se stessi e a comunicare tra loro: amore, amicizia, vita in branco, bisogno di protezione (cuccioli), riproduzione, ricerca del cibo, imitazione, gioco.
La relazione lavorativa è basata sull’offerta dei propri servizi (qualsiasi essi siano) in cambio di una retribuzione.
E serve a garantirsi la sopravvivenza rinunciando temporaneamente alla naturale espressione di sé.
Nel lavoro, il compenso e le prestazioni acquistate derivano dalle esigenze di chi le commissiona.
Lo stipendio garantisce una rendita a chi riceve la paga in cambio del proprio tempo e della propria fatica, ma presuppone la distorsione dei bisogni personali in modo da renderli funzionali a quelli del datore di lavoro.
Chi lavora per un altro rinuncia alla propria spontanea espressività per sposare le esigenze di chi lo assume.
In questo modo il lavoro prende il posto della realizzazione creativa, con tutte le conseguenze che ne conseguono (insoddisfazione, mancanza di efficacia personale, vissuti di impotenza e vittimismo, bisogni compensativi narcisistici, eccetera).
Durante il tempo trascorso a svolgere le mansioni retribuite l’identità personale è sospesa (perché chi è stato assunto è costretto a fare propri i desideri e le scelte del datore di lavoro) e si crea un pericoloso black out nell’ascolto di sé.
Dal blocco espressivo indispensabile a svolgere il lavoro commissionato prendono forma tante patologie.
Parlare di questi argomenti è difficile e impopolare.
Viviamo in una realtà che addita il lavoro dipendente come l’unica fonte di sopravvivenza.
E il mito del posto fisso rappresenta la più grande aspettativa di vita per la maggior parte delle persone.
Tuttavia, in molti faticano a integrarsi.
Tante persone sane si sentono in contrasto con questa nostra società malata.
Sono uomini e donne che percepiscono chiaramente lo schiavismo psicologico intrinseco al lavoro e vivono con insofferenza la sudditanza necessaria per guadagnarsi uno stipendio.
Apripista di un mondo migliore, queste persone indicano una strada nuova a chi subisce inconsciamente il condizionamento imposto dalla cultura del posto fisso.
Creature preziose per l’umanità tutta, libere dalla sottomissione e spesso additate come incapaci, sognatrici o poco produttive da chi vuole mantenere lo status quo grazie all’incoscienza e alla manipolazione.
Per riconoscerle in mezzo alla folla basta osservare il modo in cui si relazionano agli animali.
Il rapporto le altre specie, infatti, mette in luce con chiarezza questa tipologia.
Chi ama gli animali conserva la memoria di una vita libera e rispettosa della natura, e percepisce istintivamente ciò che sostiene la salute e ciò che invece fa ammalare.
Il rispetto per gli animali è la conseguenza di un’accettazione profonda di sé e dei valori istintuali indispensabili alla salute e alla sopravvivenza.
Chi è capace di onorare la vita (di tutti e non solo la propria) può permettersi di imparare dalle altre specie e, rifiutando le scelte innaturali e dannose, costruisce con l’esempio un mondo nuovo.
… hai espresso appieno il mio concetto di “anarchia”… quella vera. Dico quella vera per sottrarre il concetto all’immagine di “anarcoinsurrezionalista” tanto caro ai padroni. L’anarchico è uno che non ha bisogno di padroni. Uno che vorrebbe bastare a se stesso e che può donare ciò che produce in esubero a chi non può o non sa badare a se stesso in quel preciso momento della propria vita. L’anarchia è solidale e rispettosa della natura.
Splendido articolo. Grazie davvero.
Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web per offrirti l'esperienza più pertinente ricordando le tue preferenze e ripetendo le visite. Cliccando su "Accetta tutto", acconsenti all'uso di TUTTI i cookie. Tuttavia, puoi visitare "Impostazioni cookie" per fornire un consenso controllato.
This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. These cookies ensure basic functionalities and security features of the website, anonymously.
Cookie
Durata
Descrizione
cookielawinfo-checkbox-analytics
11 months
This cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Analytics".
cookielawinfo-checkbox-functional
11 months
The cookie is set by GDPR cookie consent to record the user consent for the cookies in the category "Functional".
cookielawinfo-checkbox-necessary
11 months
This cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookies is used to store the user consent for the cookies in the category "Necessary".
cookielawinfo-checkbox-others
11 months
This cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Other.
cookielawinfo-checkbox-performance
11 months
This cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Performance".
viewed_cookie_policy
11 months
The cookie is set by the GDPR Cookie Consent plugin and is used to store whether or not user has consented to the use of cookies. It does not store any personal data.
Functional cookies help to perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collect feedbacks, and other third-party features.
Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.
Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.
Advertisement cookies are used to provide visitors with relevant ads and marketing campaigns. These cookies track visitors across websites and collect information to provide customized ads.
Belle parole Le sue, sono perfettamente d’accordo, ancora brava e grazie!
F.M.F.
… hai espresso appieno il mio concetto di “anarchia”… quella vera. Dico quella vera per sottrarre il concetto all’immagine di “anarcoinsurrezionalista” tanto caro ai padroni. L’anarchico è uno che non ha bisogno di padroni. Uno che vorrebbe bastare a se stesso e che può donare ciò che produce in esubero a chi non può o non sa badare a se stesso in quel preciso momento della propria vita. L’anarchia è solidale e rispettosa della natura.
Splendido articolo. Grazie davvero.
Caro Alessandro, abbiamo proprio la stessa visione della vita!