CRESCITA PERSONALE: fare emergere parti nuove di sé

Quando si intraprende un cammino di crescita personale è indispensabile aprirsi alle parti nuove di sé.

La psiche è composta da infinite possibilità espressive che si plasmano sulle esigenze del mondo circostante dando forma alla personalità: l’insieme degli atteggiamenti che usiamo abitualmente.

La crescita ci costringe a selezionare dal vastissimo repertorio di comportamenti possibili quelli che hanno successo nel procurarci accettazione, stima e riconoscimento.

L’amore è l’unico alimento indispensabile alla vita.

E ci spinge a plasmare il carattere, trasformando l’egocentrismo in altruismo, partecipazione e solidarietà.

È un percorso lungo e articolato quello che da bambini ci conduce a diventare adulti, rendendoci capaci di donare al mondo la nostra creatività e i nostri talenti.

Tuttavia, spesso, per ottenere l’amore siamo costretti a barattare l’integrità, assumendo comportamenti che non ci rispecchiano (ma permettono di ottenere l’apprezzamento degli altri).

Questi compromessi hanno un alto prezzo psicologico da pagare e possono provocare una tale paralisi interiore da togliere alla vita ogni significato.

Sono infatti alla base di tante sofferenze psichiche.

In quei momenti la consulenza psicologica si rivela un aiuto indispensabile per sciogliere i nodi e liberare risorse nuove, lasciando emergere le parti inespresse di sé.

I comportamenti e gli atteggiamenti censurati nascondono, infatti, un alto potenziale creativo e trasformativo e sono spesso gli strumenti più efficaci per superare quel senso di inutilità che imprigiona l’esistenza in un cumulo di doveri privi di interesse.

Ma per raggiungere i doni celati dietro le risorse trasformative è necessario affrontare la paura del cambiamento e rivivere il dolore che da bambini ci ha condotto a nascondere gli aspetti inaccettabili della psiche.

Questo non vuol dire trasformarsi in mostri di egoismo, prepotenza e crudeltà.

Significa imparare a gestire con attenzione la ricchezza interiore, equilibrando il bisogno di approvazione con l’autenticità e l’espressione delle proprie peculiarità.

È un percorso che ha bisogno di tempo e pazienza, ma conduce ad una ricchezza intima e ad una sensazione di appagamento che prescindono da ciò che si fa… perché poggiano su ciò che si è.

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STORIE DI PAURA E DI TRASFORMAZIONE

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Laura ha avuto tante storie di incomprensioni e delusioni.

Per questo si considera poco adatta alla vita di coppia e ha puntato soprattutto sul lavoro.

Tuttavia, quando arriva alla soglia dei cinquanta il piacere professionale che anima le sue giornate cede il posto a un avvilente senso di inutilità.

La psicoterapia l’aiuta a mettere a fuoco il mondo sommerso delle sue passioni e con fatica Laura avvicina una se stessa sconosciuta e pericolosa.

È una donna attratta dalle altre donne.

La stessa che per tanti anni ha boicottato segretamente le storie d’amore, ben attenta a evitare matrimoni e convivenze.

Oggi Laura ha aperto la porta a un mondo che ancora la fa sentire fragile e insicura, ma ha ritrovato il gusto della vita e il piacere di lavorare.

E, mentre raccoglie i successi professionali, accoglie quella se stessa spaventata e innamorata… della sua migliore amica.

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Giovanni passa le giornate chiuso in ufficio, costantemente impegnato a far quadrare i conti.

Ha poco tempo per la fidanzata e ancora meno per gli amici.

Il lavoro, l’indipendenza e il progetto di acquistare una casa lo assorbono completamente.

È talmente preso dalla vita professionale che si dimentica persino gli appuntamenti… e questo manda in pezzi la sua storia d’amore.

Disperato cerca di farsi perdonare ma… per riconquistare una vita affettiva dovrà fare un profondo esame di se stesso e scoprire (con stupore) che il lavoro è soltanto una scusa per isolarsi!

La solitudine lo aiuta a gestire una profonda sensibilità.

E la paura di essere fagocitato dalle esigenze delle persone a cui vuole bene lo spinge inconsciamente a chiudersi in ufficio.

Per vivere gli affetti senza scappare, Giovanni dovrà ammettere il suo desiderio di solitudine e imparare a stare con se stesso senza bisogno di scuse.

Ma, soprattutto, senza inventarsi il lavoro per nascondersi.

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Giorgio lavora come cameriere.

È un ragazzo sveglio, disponibile e capace.

I colleghi e i clienti lo stimano. Il datore di lavoro vorrebbe dargli una promozione.

Tuttavia lui sogna una vita diversa.

Ama il teatro, la danza, la scrittura e la poesia.

Vorrebbe esprimere la sua creatività anche professionalmente ma la paura di non riuscire lo paralizza.

Quando partecipa a uno stage di teatro… improvvisamente la vita cambia.

Il regista gli propone una collaborazione part time per risolvere alcuni problemi legati alla gestione della compagnia.

Sentendosi valorizzato, Giorgio si impegna al massimo e finalmente sperimenta la possibilità di guadagnare in maniera autonoma.

Il regista è soddisfatto e prospetta ulteriori collaborazioni, i guadagni non sono altissimi ma… Giorgio prende coraggio e decide di rischiare.

Oggi lavora a tempo pieno in quella compagnia: fa l’attore, segue la contabilità e gestisce le innumerevoli iniziative culturali.

I guadagni sono rimasti gli stessi di quando lavorava nella pizzeria.

L’autostima, però, è cambiata.

Finalmente svolge un lavoro che ama e non si sente più costretto a lavorare ma felice di fare ciò che fa.

Carla Sale Musio

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