La predatorietà ci sembra una componente inscindibile della vita.
Siamo convinti di appartenere a una catena alimentare che intreccia la morte con il cibo e sosteniamo che uccidere per vivere sia la norma della sopravvivenza.
“Mors tua vita mea”
Ripetiamo con sussiego, augurandoci che la morte sia sempre quella degli altri e mettendoci in pace la coscienza davanti al massacro che crediamo indispensabile per il nostro sostentamento.
Partendo dall’assunto che qualsiasi organismo è obbligato a mangiare per vivere (e può a sua volta essere mangiato), ai nostri occhi ogni cosa trova collocazione dentro un’interdipendenza la cui regola base è: uccidere e/o essere uccisi.
La visione umana dell’esistenza poggia sul presupposto di una predatorietà ineliminabile.
Tuttavia, se analizziamo con attenzione la catena alimentare scopriamo che l’unico alimento realmente insostituibile è l’energia.
In ultima analisi, infatti, tutte le forme di vita si cibano dell’energia prodotta dagli organismi posti alla base della catena alimentare e chiamati: produttori.
Queste creature sono capaci di convertire le radiazioni solari in glucidi, producendo autonomamente i mattoni energetici indispensabili alla sopravvivenza.
I produttori non hanno bisogno di uccidere per vivere.
Ammazzarsi l’uno con l’altro è la soluzione utilizzata da chi è non è in grado di sintetizzare l’energia in maniera diretta.
Nei piani bassi della catena alimentare, subito dopo i produttori, troviamo le piante (capaci di trasformare la luce e l’acqua in nutrimento), a seguire gli erbivori, poi i carnivori e gli onnivori.
All’apice abbiamo posizionato la nostra specie: la più evoluta e la più intelligente.
Quella che distrugge per divertimento, anche quando la sopravvivenza non rappresenterebbe un problema.
Un patologico narcisismo impedisce agli esseri umani di scorgere il valore delle altre creature, rendendoci impossibile apprendere dai loro stili di vita.
Non ci fermiamo mai a pensare che l’indipendenza dimostrata dai produttori costituisca una preziosa risorsa evolutiva e una capacità da imitare.
Eppure…
Se l’umanità smettesse di uccidere prenderebbe forma un mondo fondato sulla cooperazione e sul riconoscimento dell’unicità di ciascuno.
Un mondo in cui l’amore sarebbe l’unico alimento indispensabile per sentirsi bene, senza bisogno di guerre, psicofarmaci e medicine.
Uccidere significa affermare la superiorità, la divisione e il sopruso.
Spacca la realtà in fazioni, gerarchie e prepotenza.
E impedisce alla psiche di conoscere la Totalità.
Dividere le cose in buoni e cattivi, giusto o sbagliato, bene e male… vuol dire allontanare ciò che crediamo diverso, disconoscendolo dentro di noi e combattendolo all’esterno come un nemico.
La predatorietà è l’antitesi della comunità, della fratellanza e della solidarietà.
La catena alimentare a cui ci appelliamo per giustificare le crudeltà inflitte alle altre specie al fine di soddisfare i nostri piaceri, non è una struttura circolare dove ognuno mangia l’altro in un continuum potenzialmente infinito.
Al contrario!
Ha una forma piramidale alla cui base sono poste quelle forme di vita che non hanno bisogno di uccidere per garantirsi la sopravvivenza.
Avremmo molto da imparare da questi esseri che conoscono il potere dell’autonomia e si sviluppano nel rispetto di ogni esistenza.
Dovremmo onorarli e apprendere come vivere in armonia con ogni cosa.
Smettere di dare la morte è un passaggio necessario per costruire una società capace di considerare ogni individuo.
Cambiare modo di mangiare significa sostenere un criterio etico, imparando ad accogliere il valore che sta dietro a tutte le cose.
Per riuscirci è necessario sostituire il narcisismo con la fiducia.
Dapprima in se stessi e poi nella vita.
La predatorietà con cui ci rapportiamo al mondo manifesta nella psiche la legge del più forte, finendo per colpire come un bumerang proprio noi stessi e condannandoci a vivere nella paura e nella sofferenza.
Non è possibile stare bene sentendosi minacciati e in pericolo.
La frase “mors tua vita mea” sancisce nell’inconscio il predominio di chi ha più potere, trasformando la quotidianità in un campo di battaglia.
Modificare interiormente la supremazia della prevaricazione è il primo passo per costruire il benessere e la salute.
Per farlo è necessario fermarsi a riflettere su ciò che oggi appare indiscutibile, aprendo la porta a nuove possibilità.
Il bisogno di uccidere per vivere occulta il valore dell’esistenza e trasforma la morte in un’atrocità.
Con cui tutti, prima o poi, dovremo fare i conti.
Imparare dalle specie diverse, riconoscendone la preziosità e le peculiarità, permette alla vita di donarci il suo più profondo significato.
Quando anche ai nostri occhi ogni essere vivente avrà riconquistato il valore della propria unicità, potremo scorgere la dignità e la saggezza in tutto ciò che esiste.
Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web per offrirti l'esperienza più pertinente ricordando le tue preferenze e ripetendo le visite. Cliccando su "Accetta tutto", acconsenti all'uso di TUTTI i cookie. Tuttavia, puoi visitare "Impostazioni cookie" per fornire un consenso controllato.
This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. These cookies ensure basic functionalities and security features of the website, anonymously.
Cookie
Durata
Descrizione
cookielawinfo-checkbox-analytics
11 months
This cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Analytics".
cookielawinfo-checkbox-functional
11 months
The cookie is set by GDPR cookie consent to record the user consent for the cookies in the category "Functional".
cookielawinfo-checkbox-necessary
11 months
This cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookies is used to store the user consent for the cookies in the category "Necessary".
cookielawinfo-checkbox-others
11 months
This cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Other.
cookielawinfo-checkbox-performance
11 months
This cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Performance".
viewed_cookie_policy
11 months
The cookie is set by the GDPR Cookie Consent plugin and is used to store whether or not user has consented to the use of cookies. It does not store any personal data.
Functional cookies help to perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collect feedbacks, and other third-party features.
Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.
Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.
Advertisement cookies are used to provide visitors with relevant ads and marketing campaigns. These cookies track visitors across websites and collect information to provide customized ads.
Ultimi commenti